Nella languidezza
d’un vezzo
trascinato da anime di buio
cede alla deriva
ogni desinenza cosciente
del chiostro più profondo
Nel labile richiamo del sogno
s’accentua un motivo dominante
fra ebbrezza e sopore
Plagia d’arcano
il fumento del pensiero
divenuto
quasi impalpabile
nel circumnavigare
gli oceani enigmatici
d’un sé senza difese…
@Silvia De Angelis
Il momento del passaggio dalla veglia al sonno è particolare, “impalpabile”. Difficile comprendere coscientemente come sia passibile passare questa soglia che conduce in altri mondi in cui la coscienza del sé diventa labile ma allo stesso tempo capace di liberare energie sopite dell’inconscio. Ho provato più volte a sentire il brivido del passaggio dal corpo dominante alll’alea dell’anima che controlla le mie storie oniriche, ma inutilmente. La tua poesia mi porta invece ai confini di questo limbo meraviglioso con tutta la sua bellezza che riesci a trasmettere. Buonanotte cara Silvia.
Sempre speciali le tue impressioni, riferite ai miei versi, caro Luciano, che apprezzo moltissimo. Grazie di cuore, buon venerdì
Buon Venerdì, carissima Silvia.
Grazie, anche a te