LA STELLA DI NATALE, di Nadia Presotto e Renato Luparia

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FIORI E DINTORNI:
La Stella di Natale, il cui nome botanico è Euphorbia Pulcherrima, è detta anche Poinsettia e appartiene alla famiglia delle Euphorbiacee.
E’ una pianta originaria del Messico, introdotta in Europa nella prima metà’ del 1800.
E’ molto ornamentale per le sue foglie apicali modificate (dette brattee), disposte a stella, di colore rosso intenso, rosa o bianco crema; i fiori, piccoli e di colore giallo, sono disposti nella parte centrale delle brattee e fioriscono nel periodo invernale.
Alla Stella di Natale, indicata per la composizione di ciotole e vasi, va riservato un luogo luminoso, in una stanza riscaldata, in cui la temperatura non scenda al di sotto dei 18 gradi centigradi, ma non va posta vicino ai termosifoni, perché il calore eccessivo può provocare il deperimento delle foglie.
Nel periodo della fioritura il terreno va mantenuto costantemente umido; dannose per questa pianta la carenza d’acqua e le correnti d’aria.
Dopo la fioritura, quando le brattee e le foglie iniziano a cadere, gli steli vanno tagliati bassi, le annaffiature sospese e la ciotola o il vaso che la contiene va posta a riposo in un locale illuminato e fresco. In primavera si rinvasa e si riprende ad annaffiare, si porta all’aperto in posizione ombreggiata e riparata affinché possa irrobustirsi e sviluppare nuovi rami. All’inizio dell’autunno si riporta in casa, ma la Stella di Natale, in questo periodo, necessita di oscurità per rivederla fiorita all’inizio di dicembre.
Nel suo paese d’origine è legata ad antiche tradizioni: pare che i giovani Maya le regalassero alle fidanzate come simbolo d’amore.
La Stella di Natale contiene un latice tossico che può provocare irritazione agli occhi o, se ingerito, danni all’apparato digerente, ma è comunque una bella pianta ornamentale che rallegra le case nel periodo delle feste di fine anno.