Tempo fa ho creduto avesse senso
somigliare alla vecchia scogliera
così solida
priva d’ogni movimento
resistente alla veemenza del vento
impavida sebbene erosa dalle onde
foderata d’alghe
ricoperta da cozze
depositaria di salsedine
piattaforma d’atterraggio per gabbiani
persino cava quindi nido di granchi
imperturbabile comunque
nonostante ogni marea
invece adesso
mi rendo conto pienamente
di quanto sia muta e silenziosa
inquietante e devastata
praticamente inutile
ché _ a spostarla basta una draga _
o a farla saltare
servirebbe giusto l’esplosivo
 
con la sapienza delle cose minuscole
ho rivalutato il granello di sabbia
_ tu provati solo ad inciderlo 
con la capocchia d’uno spillo _
non ci potresti riuscire mai
anzi volerà
sarà libero
viaggerà portato dal vento
sfuggendo tutto
specie ciò che è statico
che resta dov’è
senza mai spostarsi
da tempo immemore

allora continua tu a fare la scogliera immota
io scelgo d’essere un grano di sabbia fine
neanche a me sarà mai negata l’onda
ma mi sarà assai più lieve
proprio grazie a te

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