Questa luce chiara il suo riflesso acuto
in questo fine anno mi rifulge negli occhi
e accende nuova vitalità.
Riflessi ocra e rossi delle foglie degli alberi
sanguinanti scintille in flessuose movenze
d’incauta bellezza nelle spire del sole
che indugia in questa stagione,
a rallegrare i corsi della città
dopo tanta pioggia.
Attendo te
che ti rifugi nella gloria dell’esilio
nella tua contemplazione interiore
del nuovo sapere e a disvelare icone mute.
Finisterre ti ha rapito, tanto sei lontano:
hai costruito un muro invalicabile
che veste i tuoi e i miei giorni.
Sei solco, sei terra e sei seme
che ha da fecondare:
non vivere i giorni entro sogni solitari
anche se di alta spiritualità
ma vivili in un’ armonia simbiotica
nella luce del tuo tempo.
Sappi che io aspetto te come strenua radice!
@Grazia Denaro@
Sensazioni del profondo in questa accattivante lettura di versi, intinti in preziose immagini della natura
Versi belli
Grazie di cuore per l’attenzione ed il commento. Buona serata Silvia!