Le Chiese chiuse un triste segno dei tempi, di Pier Carlo Lava
Alessandria, in passato le Chiese erano sempre aperte, chiunque avesse voluto entrare per pregare poteva farlo e se voleva chiedere aiuto o semplicemente parlare dei propri problemi trovava sempre un Parroco pronto ad ascoltarlo e ad aiutarlo.
Un luogo di pace e di ascolto, un rifugio per l’anima, la mente e il corpo con i preti sempre presenti e attenti ai bisogni della comunità dei fedeli, ora un po ovunque nella nostra società molte cose sono cambiate e anche le chiese purtroppo non fanno eccezione dato che si sono adeguate all’evoluzione a mio parere negativa dei tempi in cui viviamo.
Alcuni giorni fa verso le 11.00 mentre passavo con il mio cane in via Monteverde e ho visto la Chiesa con le porte chiuse e il cancello sbarrato, mi sono posto delle domande, ma oggi a cosa servono le chiese chiuse?… non dovrebbero essere sempre a disposizione per ricevere e ascoltare i fedeli della propria comunità?… non dovrebbe essere questa la missione di chi decide di prendere i voti?..
Purtroppo le chiese aperte sono un invito a delinquere per tutti coloro che vivono la società come un invito a soddisfare le loro fantasie di bisogni materiali o di creatività…danneggiamenti vari, scritte offensive, furti.
Il fatto è che abbondano ladruncoli e vandali, pressoché intoccabili dalla giustizia.
Le chiese chiuse portano tristezza interiore, perché oggi non c’è più nessun rispetto per né la religione né per i luoghi sacri, poiché la delinquenza e l’oltraggio non hanno più confini. Constatando ciò una gran tristezza mista a rabbia invade noi cittadini che, sentiamo restringerci i nostri orizzonti anche per altro. Grazie per aver scritto l’articolo Pier Carlo.