Fanciulli, giovani, uomini, donne
che guardavate con stupore
attraverso i vostri cuori nudi e disarmati
le bellezze che la terra elargiva
ed il cielo benediva
essendo inconsapevoli che mani rozze
e cuori di pietra
spargessero seme avvelenato
atto a sopraffare refoli di fiato
scatenando un’ecatombe tempestosa
coniugata col buio della morte
che polvere e fumo acre generò.
Da questa oscura cavità di ossa
[a futura memoria]
ancora oggi s’elevano i respiri innocenti
di coloro che furono cenere
dispersa nel vento.
@Grazia Denaro@
Un pensiero poetico profondo, dedito a dolorosi orrori del passato.
Poesia apprezzata
Grazie di cuore Silvia. un caro saluto!
Un omaggio poetico di spessore per non dimenticare l’immane tragedia che ha fatto regredire l’umanità! Complimenti!
Grazie infinite anche a te Rosanna, che serva, veramente, da monito
e che non si ripeta mai più. Buon fine settimana!