Alessandria: Il progetto agisce nell’ambito dell’educazione finanziaria e mira a capacitare i nuclei familiari fragili in termini di accesso alle risorse e alle opportunità e di uso consapevole delle stesse Con l’intervento “Conti tu” si vogliono affiancare 50 famiglie del territorio alessandrino che, avendo subito una riduzione del reddito disponibile, rischiano di ritrovarsi in una situazione di esclusione sociale anche molto grave, accompagnandole attraverso un processo di educazione e/o rieducazione alla gestione responsabile e consapevole delle proprie risorse Nel contempo si vogliono aiutare le medesime persone ad evitare il ricorso eccessivo a finanziamenti che potrebbe ulteriormente gravare sulle famiglie portandole in situazioni di sovraindebitamento e condividere con loro una riflessione sugli stili di vita L’iniziativa sarà sviluppata in sinergia con le azioni di contrasto alla povertà educativa del territorio e con i servizi sociali pubblici e noprofit si è rilevato con lo sportello Microcredito un incremento di “sofferenza” registrata nelle aumentate richieste di accesso al prestito d’emergenza e nella domanda di strumenti educativo-formativi sull’uso del proprio reddito da parte di cittadini e di chi opera nel sistema del sostegno alle persone in stato di fragilità sociale La scarsità di competenze nella gestione del reddito spesso legata a ostacoli linguistico/culturali che ne aumentano la difficoltà di acquisizione e il crescente e disordinato sovraindebitamento delle famiglie più fragili spesso attribuibile all’uso improprio di carte di credito revolving o di altri prodotti assimilabili ha evidenziato la necessità di affiancare alle attività di sportello un’opera di educazione e accompagnamento x aiutare le persone ad affrontare situazioni di disagio socio-economico dotandole di un’adeguata informativa, consapevolezza e strumentazione x prevenire sovraindebitamento o usura

Si propone un intervento di Educazione Finanziaria volto alla gestione consapevole e responsabile delle risorse personali e familiari nei confronti di quanti al presente si trovano in difficoltà materiali con conseguenti difficoltà esistenziali Sono previsti 50 percorsi individuali (a nuclei familiari) di accompagnamento alla gestione del bilancio familiare, di durata massima annuale a cadenza bimestrale, supportati da operatori appositamente formati alla redazione del bilancio familiare e programmazione delle spese per ridurre situazioni di sovra-indebitamento I partecipanti saranno individuati dal partenariato in concorso con referenti dei servizi sociali del territorio sulla base di criteri appositamente condivisi (Bisogni accertati e disponibilità al cambiamento dello stile di vita) Come strumento di corresponsabilizzazione si propone un buono bimestrale di € 80,00 a sostegno delle spese familiari, spendibile per generi di prima necessità, indirizzando all’utilizzo di prodotti a km 0 e a corretti stili di vita L’erogazione del buono è subordinata alla dimostrazione dei beneficiari della corretta gestione del bilancio e alla positiva rendicontazione delle spese sostenute nel bimestre precedente Azioni correlate, necessarie all’implementazione e sviluppo di un ecosistema favorevole alla riuscita del progetto sono: l’attivazione di percorsi formativi per operatori per l’accompagnamento delle famiglie; l’attivazione di incontri di sensibilizzazione per operatori a contatto con casi di disagio sociale per promuovere il percorso come strumento di risoluzione e per stimolare l’attivazione dello stesso presso i propri utenti; la promozione del bilancio familiare in serate pubbliche per diffonderne la conoscenza e validarne l’utilizzo; la produzione e promozione di strumenti didattici e pratici finalizzati all’educazione finanziaria Particolare rilevanza sarà riservata a nuclei monogenitoriali con minori fascia 0-6, in collaborazione con progetti sulle povertà educative

Il progetto prevede il coinvolgimento attivo di 50 famiglie nel territorio alessandrino, con un’attenzione particolare alle mamme sole con bambini, la preparazione propedeutica di max 30 operatori di strutture sia pubbliche che private (referenti dei servizi sociali, centri giovanili, centri sociali, strutture di formazione, enti no profit) Nel territorio locale sono stati identificati 2 gruppi di popolazione con alti tassi di esclusione finanziaria: i migranti di prima generazione e coloro che per ragioni di sovra-indebitamento e/o difficoltà economiche personali o professionali sono stati espulsi dal settore bancario ordinario Con il progetto si implementeranno i percorsi di educazione finanziaria differenziati e dedicati a questi 2 distinti gruppi, iniziativa fondamentale per migliorarne le condizioni di integrazione economica e sociale Sul territorio ci sarà una maggiore sensibilizzazione al problema grazie al lavoro iniziale con i servizi sociali, centri giovanili, centri sociali e strutture di formazione, realtà no profit, volto a sviluppare processi e prodotti educativi per soggetti vulnerabili, destinati sia ad uso dalle istituzioni pubbliche, sociali che private Si prevede di coinvolgere anche attraverso seminari pubblici di sensibilizzazione o di informazione specifica su temi di educazione finanziaria (es. carte revolving) almeno 100 persone Sarà realizzato un video con raccolta di testimonianze a carattere informativo e divulgativo per la promozione della finanza mutualistica e solidale, e per un utilizzo virtuoso delle risorse secondo il procedere dell’educazione finanziaria Gli strumenti potranno essere utilizzati per iniziative anche in altri territori per disseminare queste buone pratiche a fine progetto Materiali di comunicazione e divulgazione del progetto saranno distribuiti presso i servizi sociali, socio-educativi e in strutture di contatto con la cittadinanza (case di quartiere, centri sociali, servizi per l’infanzia e per le famiglie, ecc.)

Il progetto è stato sviluppato per le fasce vulnerabili, soprattutto per chi è stato colpito dalla crisi ed è costretto a ripensare il proprio budget familiare, può trattarsi di persone che faticano a ricalibrare il proprio stile di vita in funzione di questo cambiamento, che non riescono a rispondere alla difficoltà in modo adeguato o che magari hanno bisogno di un supporto educativo. Per la partecipazione alle attività finalizzate soprattutto alla capacitazione e all’empowerment, beneficiari diretti saranno le famiglie vulnerabili soprattutto i nuclei con figli minori a rischio di povertà educativa con particolare attenzione alle mamme sole con bambini in età prescolare. La sperimentazione guidata da esperti riguarderà come beneficiari diretti utenti e referenti/operatori dei servizi sociali, centri giovanili, centri sociali, strutture di formazione e comunque realtà che hanno tra i propri utenti persone in difficoltà economiche, soggetti precedentemente informati e orientati a riconsiderare responsabilmente altri stili di vita Sono stati identificati due gruppi di popolazione con alti tassi di esclusione finanziaria. Da un lato, i migranti di prima generazione e, dall’altro, coloro che per ragioni di sovra-indebitamento e/o difficoltà economiche personali o professionali sono stati espulsi dal settore bancario ordinario. Con l’iniziativa si intende elaborare e implementare percorsi di educazione finanziaria differenziati e dedicati a questi due distinti gruppi, iniziativa che appare fondamentale per migliorare via via le condizioni di integrazione economica e sociale di più ampie fasce di popolazione vulnerabile. Beneficiari indiretti saranno i cittadini che parteciperanno alle azioni di divulgazione e sensibilizzazione del progetto e in particolare i bambini, in quanto gli apprendimenti dei genitori avranno ricadute dirette sul loro “stare bene in famiglia”, in termini di accesso alle risorse e alle opportunità e di uso consapevole delle stesse.

L’educazione finanziaria è uno strumento cruciale per valorizzare risorse nascoste e aiutare tante persone a riprendere in mano non solo la gestione dei propri soldi ma soprattutto quella della propria vita Il progetto punterà sulla partecipazione e il coinvolgimento attivo dei beneficiari Saranno realizzati workshop di apprendimento cooperativo durante i quali partendo dall’esperienza personale verranno evidenziati i nessi tra alcuni concetti-chiave dell’educazione finanziaria e la vita quotidiana Il lavoro di capacitazione e concreta sperimentazione consentirà di addomesticare (avvicinare al proprio ambiente domestico) concetti come risparmio, investimento, garanzie, credito, indebitamento etc In genere soprattutto in situazioni di vulnerabilità questi concetti sono percepiti come distanti e/o rappresentano fonte di un’inquietudine destinata ad alimentare quella stessa vulnerabilità Capacitare i nuclei familiari fragili dal punto di vista della gestione delle risorse materiali (economiche e non) e dal punto di vista degli stili di vita e quindi delle competenze genitoriali è la sfida innovativa del progetto che sarà sviluppato in sinergia con altre azioni insistenti sullo stesso territorio con un focus specifico: la lotta alle povertà educative dei minori Il punto di partenza è l’assunto metodologico per cui le buone competenze sviluppate con l’educazione finanziaria negli adulti di oggi siano la premessa e il prerequisito per l’inclusione finanziaria degli adulti di domani Sviluppando questo progetto si tocca con mano il valore della rete: l’aspetto più innovativo del servizio è sicuramente l’intenzione di rispondere ad un bisogno in modo integrato Infatti il tutor può indirizzare l’utente all’attivazione di altri servizi quali le borse lavoro o il microcredito in un approccio che incoraggia ad acquisire crescente autonomia nella gestione dei vari rapporti e dove si impara ad interfacciarsi con servizi diversi con un welfare più vicino

Saoms pratica azioni di solidarietà e mutuo soccorso dalle sue origini assicurando ai soci prestazioni economiche e previdenziali atte a migliorarne le condizioni La vulnerabilità è una sfida che in continuità con la sua mission storica e con il suo bagaglio di esperienza/competenza la Saoms affronta invitando l’intera comunità con le sue reti sociali culturali politiche e economiche a farsene carico Dal 2014 con il Comitato Colibrì sostiene situazioni di vulnerabilità sociale tramite prestiti con rimborso L’intervento di educazione finanziaria vuole integrare l’opera del microcredito attraverso azioni di empowerment del target La SAOMS dispone del Fondo per il Microcredito, che consente interventi di sostegno a situazioni di bisogno di lavoratori in difficoltà, e i volontari del Comitato Colibrì negli anni hanno maturato competenze di gestione del progetto, di implementazione delle azioni con nuove progettazioni (es. Adozione a km 0) e di costruzione di reti sociali integrate efficaci

Il Fondo Microcredito è un investimento materiale che si ricostituisce in forza della restituzione delle rate da parte dei beneficiari di prestito Il progetto avvia investimenti immateriali attraverso lo sviluppo di processi e prodotti educativi destinati sia a uso di istituzioni pubbliche, sociali e noprofit sia ai gruppi target individuati Sarà approntata una metodologia specifica x la gestione del percorso di educazione con una équipe, curando la formazione dei volontari e degli operatori dei servizi attraverso percorsi di autoformazione, il confronto tra specialisti di diversi settori e servizi, dibattiti e approfondimenti con altri soggetti con l’organizzazione di seminari di formazione sul tema, e relatori/esperti di livello Attraverso materiali divulgativi si investirà sulla promozione/divulgazione a livello locale e non Sarà realizzato un video di raccolta testimonianze a carattere informativo e divulgativo x la promozione dell’educazione finanziaria anche nelle scuole

L’equipe del Microcredito collaborerà al nuovo progetto con 8 volontari quasi tutti operatori di servizi socio-educativi Saranno inoltre incaricati giovani tirocinanti in qualità di tutor delle situazioni target Nelle prime fasi saranno stabiliti i passi per intercettare gli utenti, per valutare le domande e scattare una sorta di fotografia dei bisogni dell’utente A segnalare gli utenti potenziali saranno i partner del progetto e vi sarà un coinvolgimento dei servizi sociali, durante tutto il percorso L’equipe si occuperà della valutazione del caso, cercando di capire se la persona può beneficiare a pieno dell’accompagnamento Si tratta di un intervento integrato, per cui anche se si giudicasse che il progetto non è adatto per l’utente in questione, sarà studiata un’offerta alternativa quale l’accesso al microcredito o le borse lavoro In caso di giudizio positivo sarà il tutor, un giovane con esperienza nel campo della vulnerabilità e/o con competenze economiche a seguire l’utente

I costi di gestione del progetto riguardano: i benefit diretti ai destinatari come strumento di corresponsabilizzazione, un buono bimestrale di euro 80 a sostegno delle spese familiari spendibile unicamente per generi di prima necessità L’erogazione del buono è subordinata alla dimostrazione da parte dei beneficiari della corretta gestione del bilancio e alla positiva rendicontazione delle spese sostenute nel bimestre precedente; i percorsi formativi per la preparazione dei volontari, dei tirocinanti coinvolti nel progetto e del personale dei servizi socio-educativi interessati; la predisposizione di materiali divulgativi e promozionali; il lavoro organizzativo e amministrativo del progetto; i beni e materiali didattici e di gestione del progetto; l’implementazione del Fondo Microcredito per il sostegno di beneficiari dell’educazione finanziaria con situazioni urgenti che coinvolgono minori

Fase 1 – 2 mesi – programmazione attività con i partner, attivazione tirocini giovani educatori, comunicazione avvio progetto sui media e con materiali divulgativi, formazione volontari, raccolta e valutazione segnalazioni
Fase 2 – 3 mesi – avvio percorsi educazione finanziaria con utenti, preparazione formazione per operatori servizi, avvio erogazioni benefit utenti, monitoraggio e valutazione prime fasi
Fase 3 – 4 mesi – prosecuzione percorsi di educazione finanziaria con utenti e erogazione benefit, realizzazione percorso formativo per operatori, predisposizione video con testimonianze, realizzazione incontri sensibilizzazione
Fase 4 – 3 mesi – prosecuzione percorsi di educazione finanziaria con utenti e erogazione benefit, bilancio di progetto con i partner, realizzazione video e proiezione in 2 scuole, organizzazione momento di restituzione alla città sul progetto

Le precondizioni di fattibilità del progetto sono tre: la motivazione, la pregressa e riconosciuta competenza del soggetto proponente e delle realtà ad esso collegate e la lunga collaborazione tra SAOMS e Comitato Colibrì. Il primo dei due elementi è dato dalla consapevolezza della centralità del tema per garantire inclusione e sviluppo socio-economico anche ai soggetti vulnerabili. Il secondo elemento è rintracciabile nella lunga esperienza del soggetto proponente nella costruzione di relazioni fiduciarie con il gruppo target della presente proposta. Il terzo elemento è la lunga collaborazione che lega SAOMS con Comitato Colibrì nel contrasto alla povertà, e oggi soprattutto alla povertà educativa. Il progetto di educazione finanziaria è stato infatti inserito anche nel Bando Un Passo Avanti dell’Impresa sociale Con i Bambini, il cui esito è previsto per ottobre 2019. La sostenibilità finanziaria deriva inoltre dal Fondo Microcredito per gli interventi di sostegno a lavoratori in difficoltà e dal grosso apporto di lavoro volontario del Comitato Colibrì. Dato l’oggetto del progetto sarà possibile attivare ulteriori contributi anche dalle Fondazioni bancarie locali.

La gestione personale del denaro, “cose di tutti i giorni”, alle quali dedichiamo poca attenzione ma che possono fare la differenza nel nostro bilancio familiare è quanto possiamo replicare ad altre realtà Una parte fondamentale del processo di accompagnamento è sicuramente offrire gli strumenti per monitorare il bilancio familiare, modificando poi conseguentemente il proprio stile di vita. Per riuscire ad ottenere un’analisi precisa e puntuale dei comportamenti economici, però ci vuole tempo. Si tratta di percorsi lunghi, a volte le persone non hanno un grado di autoconsapevolezza in materia abbastanza elevato e capita che facciano resistenza al cambiamento, proprio per questo, per fare sì che il percorso funzioni, è necessario costruire con il tutor un rapporto di fiducia e questo ovviamente richiede pazienza e tempi dilatati. Perché una grande sfida per una comunità accogliente e solidale, è di costruire una società dove la moneta, dimostratasi utile negli scambi ed efficiente nelle funzioni di risparmio e investimento, non prevalga mai sui diritti delle persone Il confronto con possibili esperienze, modelli, realtà è stato approfondito su testi, riviste di settore e attraverso i social, ma soprattutto con il confronto e la conoscenza delle responsabili della Fondazione Pangea e della MAG durante il seminario finale sul microcredito. È proprio dalla MAG che abbiamo tratto spunto per il progetto e proprio noi siamo il primo esempio di replicabilità possibile.