Momenti di poesia. Libecciata, di Stefania Pellegrini

Mugugnava il mare

al vento di libeccio.

Onde a balzi convulsi

battevano gli scogli

e schiuma s’arruffava

in gioco violento.

Con forza penetrava la spiaggia

e a sé l’attirava.

Dai vetri le bianche nubi

nel cielo di bistro

vedevo rincorrersi via veloci.

Calavano su di me

umidi sentori

di rivoli d’inquietudine

incrinando

limitate certezze.

Un miagolio di gatto lamentava

al vento

che alzava convulso manciate

di polvere,

spazzava tegole dai tetti.

Non c’era rotta quei giorni che

trovasse la riva

non c’era pace nel cuore che

non conoscesse lamento.

Stefania Pellegrini ©

(pubblicata su Isole – END-Edizioni)