Manager che vai azienda che trovi, di Pier Carlo Lava
Alessandria: Premetto che non porto rancore a nessuno dato che non rientra nel mio carattere ma provo un pò di dispiacere ogni volta che succedono certi fatti.
Perciò permettetemi un piccolo sfogo che non vuole essere una polemica e nemmeno una critica nei confronti di nessuno ma semplicemente una constatazione di come a volte vanno le cose.
Nel corso della mia attività lavorativa nel mondo delle vendite mi è capitato che, dopo alcuni anni nei quali come manager unitamente ad altri avevamo contribuito al rilancio e al consolidamento della società, la proprietà decideva di cambiare per inserirne dei nuovi, pensando così di sviluppare ulteriormente la stessa e ovviamente dimenticandosi di ciò che avevano fatto i precedenti.
Nel caso in questione purtroppo i fatti dimostrarono che fu una decisone sbagliata dato che l’incapacità dei nuovi manager fece crollare il fatturato e determinò la cessione della società, che dopo diversi anni passò ancora di mano e oggi è ancora in una situazione incerta.
Quindi agli imprenditori occorre ricordare che i manager possono far diventare grande una società ma possono anche distruggerla, perciò attenzione a scegliere quelli giusti quando si assumono e a quando si prende la decisione di cambiarli.
Del resto basta leggere le cronache dalle quali si evince che ci sono manager come il compianto Marchionne che hanno preso la Fiat in condizioni precarie e l’hanno fatta diventare una grande multinazionale e altri che le distruggono, salvo poi essere liquidati a peso d’oro e riciclati bellamente in un altra società, tanto paga pantalone cioè i cittadini.