GENTE

NELLA COLLETTIVITA’

E’ assai difficile muoversi con disinvoltura nella collettività, ove spesso si viene fraintesi, o non compresi del tutto, nel significato di quanto vorremmo esprimere nella circostanza.

Gli individui, in genere, sono sempre disposti, mentalmente, a  soffermarsi sul lato peggiore delle cose e dei ragionamenti. Ma credo questo sia dovuto alle continue difficoltà della vita e a quanto di negativo e doloroso, spesso accada, nella realtà che ci circonda.

Siamo costretti pertanto,a misurare le nostre parole, e a cercare di insistere, con decisione su quanto intenderemmo dire, esattamente, col nostro sermone dell’occasione.

In ogni caso la gente, mentre discorriamo, ci segue con un’attenzione particolare, mettendoci quasi a disagio e costringendoci a puntualizzare, di tanto in tanto, sulle nostre affermazioni.

Che noia… alla fine si perde quella spontaneità e anche il filo del pensiero, che deve essere continuamente rimbrottato, e smussato, per dargli la giusta mossa e non pericolose deviazioni che potrebbero far scaturire malintesi disdicevoli.

Ma poi alla fine, possibile si debba sempre rendere conto alla lettera dei nostri intendimenti al prossimo? Sembrerebbe proprio di si….per non trovarsi in una futura occasione, importante e che ci riguardi da vicino, in un divieto che potrebbe compromettere il nostro benessere di vita.

@Silvia De Angelis

schermata-2020-02-16-alle-18.03.13