E all’improvviso
mi sento immersa nel silenzio
dei sopravvissuti
in quei momenti in cui il buio
appena rotto dalla crepa di luce
subito si ricompone.
Mi sento l’animo assiderato
dentro il cerchio del tempo
che mi stringe e mi blocca
non lasciandomi libertà di respiro,
di luce, di colore:
solo nero presenta l’orizzonte
nell’attesa che la pioggia scenda
a dilavare la paura
e disperdere quella nebbia
che paralizza le fibre vitali.
Avrei solo voglia di rivedere
l’apogeo azzurro che scacciasse
tutte le ombre che m’opprimono.
Noto sfalci d’erba verde
che resistono al cambiamento
anche se l’autunno è già inoltrato:
spero sopravvivono
al gelido inverno…
@Grazia Denaro@
Sensazioni interiori, variegate e intense, che rendono particolarmente suggestiva la lettura di questa bella lirica.
Molto apprezzata
Grazie infinite per l’apprezzamento ai miei versi. Ti auguro una solendida serata Poetessa, un abbraccio, Grazia.
Un’introspezione profonda e malinconica. A volte accade di sentirsi l’animo avvolto dalle brume di una nebbia che si dirama in ogni fibra della nostra essenza e che impedisce di vedere i raggi di sole che, sicuramente, illuminano al di là delle nuvole. Una poesia che coinvolge e che si apprezza per il suo scorrere melodioso e per le sensazioni nostalgiche che suggerisce.
Grazie di cuore per l’apprezzato ed approfondito commento, vivi. Un affettuoso saluto di serena giornata da Grazia!
Momenti di sconforto che però hanno ancora un guizzo verde, come “quello sfalcio d’erba che resiste “. Complimenti, profonda bella poesia!
Grazie dell’attenzione e del gradimento ai miei versi, cara Rosanna. Buon pomeriggio!