di Marina Vicario

La scrittrice Anna Profumi incarna perfettamente una citazione, attribuita a Elyzabeth Taylor, che recita:

“C’è un’eleganza, quella dell’animo,
che non s’insegna né s’apprende facilmente,
si possiede e basta”

Una personalità vivace ed elegante completa questa donna con una cultura raffinata. Lei ama definirsi “perfettamente imperfetta“, mi farete sapere voi cosa ne pensate dopo aver letto l’intervista che, gentilmente, mi ha rilasciato.

L’esordio di Anna Profumi avviene nel Maggio del 2016 con il primo romanzo, intitolato “Geisha” pubblicato da Monetti Editore. A seguire, sempre con lo stesso editore, “Una donna, una Regina” biografia storica dell’ultima sovrana d’Italia, Maria José di Savoia, edito nel Gennaio 2017, quindi “L’Inganno” nell’ Aprile 2017, “Il Filo di Arianna”, edito a novembre del  2017 e last but not least , “Il Dubbio” pubblicato a marzo di quest’anno. Alterna l’attività di scrittrice, con la recensione periodica di libri ed antologie di poesie e la pubblicazione di articoli di attualità sul web.

Buona lettura!

Chi è oggi Anna Profumi?
Innanzitutto grazie per l’opportunità che mi offre con la sua intervista. 
Proverò a raccontarmi ai lettori che mi conoscono già e a coloro che non mi conoscono ancora.
Oggi sono decisamente una donna realizzata professionalmente, amministro un gruppo culturale sul web che contra oltre 17200 iscritti e finalmente posso dedicarmi ad una delle passioni della vita, la scrittura. Dico finalmente, perché dopo una lunga carriera in ufficio come segretaria e traduttrice, non riuscivo ad intagliarmi lo spazio necessario per coltivare questo sogno.
Ma il fuoco che covava sotto la cenere è esploso improvvisamente dopo poco che ho creato il mio profilo su FB e ho iniziato a conoscere tanti amici che si cimentavano nella “difficile arte della penna”.

Chi era Anna Profumi da bambina e che cultura respirava?

Una bella domanda alla quale cercherò di rispondere attingendo ai ricordi. Sono sempre stata una bambina molto tranquilla e sono cresciuta in un contesto familiare sereno. Non mi è mancato nulla e di questo non ringrazierò mai abbastanza mio nonno, che praticamente mi ha fatto da padre. Devo a lui e alla sua cultura, l’aver appreso tutta una serie di argomenti al di fuori dei normali circuiti scolastici. Ascoltavo incantata le avventure dei suoi viaggi, assieme a lui ho iniziato a parlare inglese e a lui devo l’amore per qualunque forma di arte. Mio nonno è stato il mio primo vero maestro di vita. Devo a lui la mia passione per la storia e alle materie umanistiche che ho approfondito nel corso dei miei studi successivi.

Quando ha scoperto la sua passione per la scrittura?
Quasi subito, già alle medie, la professoressa di lettere leggeva sempre i miei temi in classe. Alle superiori questa dote naturale mi ha favorito nel tempo. I miei elaborati piacevano molto agli insegnanti. Iniziai quasi per gioco a scrivere per il giornalino scolastico, scoprendo che i miei articoli venivano letti e apprezzati. Si sa, da cosa nasce cosa. e così senza quasi senza accorgermene, mi sono ritrovata alla fine del percorso scolastico con la grande voglia di proseguire e iscrivermi alla facoltà di Lettere e Filosofia. Il destino purtroppo aveva in serbo per me qualche brutta sorpresa. Per tutta una serie di sfortunate vicende familiari dovetti rinunciare al sogno di iniziare l’università e mi cercai quasi subito un impiego che mi permettesse di rendermi indipendente.

Quando ha deciso di scrivere anche per gli altri? Ricorda un episodio in particolare?
Ho deciso di mettermi in gioco quasi per caso. Ho scritto un racconto d’amore  e l’ho proposto ad un amico poeta che aveva da poco inaugurato una sua casa editrice. Lui ha creduto in me ed io in lui, e così è iniziata l’avventura.

Quanto hanno influito il suo percorso scolastico dedicato alle lingue e la sua passione per l’arte e la cultura nei suoi romanzi?
Ha influito abbastanza, perché mi ha consentito di trovare giovanissima un impiego come interprete e traduttrice ed iniziare la carriera in una società chimica americana, carriera che ho portato avanti sino al pre-pensionamento. Far coincidere le due cose non è stato per niente facile. Per molti anni ho dovuto chiudere i mie sogni nel cassetto, stringere i denti e sperare in un domani migliore. In ogni mio momento libero ho divorato libri su libri,visitato musei e luoghi d’arte per mantenere sempre accesa la passione giovanile.

Quali sono i suoi autori preferiti?
Preferisco senza dubbio gli autori italiani, anche se è molto difficile stilare su due piedi una classifica. Grande spazio ai classici Dante, Petrarca, Boccaccio e Manzoni per arrivare ai contemporanei come Pirandello, Verga, Tomasi di Lampedusa e i più recenti Calvino, Bevilacqua, Moravia, Morante. Tra gli stranieri hanno un posto d’onore Somerset Maugham, la Yourcenair, Irène Némirovsky e la Sagan.

Ha un libro da cui non si separerebbe mai?
La Divina Commedia ed i Promessi Sposi, i due cardini della letteratura antica e moderna.

Ci parli dei suoi due gruppi facebook, perché sono nati e di cosa parlano.
Da quattro anni amministro un gruppo culturale su FB, che si chiama Il Caffè degli Artisti http://IL CAFFE’ DEGLI ARTISTI. Cultura, Storia, Arte e curiosità varie.
L’idea mi fu sottoposta da un’amica scrittrice alla quale aderii con entusiasmo. Lei però dopo alcuni mesi lasciò il progetto e mi ritrovai da sola ad amministrare una pagina che stava iniziando ad avere successo. Le sfide mi piacciono e decisi di non tirarmi indietro, proseguendo da sola. Nel frattempo, con la crescita esponenziale degli iscritti, mi sono avvalsa dell’aiuto di nuovi collaboratori, sino ad arrivare alla “squadra perfetta” di questo ultimo anno e mezzo.

Gestisco, oltre al mio profilo personale su FB, una pagina autore che si chiama “La voce del cuore” https://www.facebook.com/La-voce-del-cuore-129138274627827/ dove parlo dei miei libri, ma non solo, confortata da un numero sempre crescente di followers.

_________________