Ho scelto quest’opera per il valore mediatico che ora può assumere il titolo dell’opera stessa “Liberaci dal Male” dell’artista Roberto Ferri. La mia personale interpretazione in questo momento assume certo un peso e una diversa lettura da quella che il grande Maestro vuole esprimere in questo ennesimo quadro dalla potente decisione espressiva e figurativa, si riconoscono in lui le doti dei grandi Maestri nella perfezione del disegno e nell’accurata e dotata forma di perfezione nell’esporre il soggetto, figura e corpo da “toccare” per quanto arrivi alla “quasi” realtà della visione, e il mio quasi tra virgolette è perchè in questa opera, come in altre, si arriva davvero al reale. Certo il concetto dell’opera è sicuramente da ricercare nella storia biblica, dove fu un angelo che uccise il serpente malefico che indusse Eva a trasgredire e peccare nel giardino dell’Eden, un angelo qui ben rappresentato proprio in figura femminile con attorcigliato nel braccio un lunghissimo serpente e noi oggi, proprio da un serpente, come si è sentito spesso dire anche se non ancora accertato, pare derivi la nostra pandemia, il virus letale che non occorre che chiami per nome, che sta affliggendo morte e dolore in tutto il mondo. E allora io vedo nella figura femminile quell’angelo che sono i nostri operatori ospedalieri, tutti quanti coloro che lavorano per la salvezza delle nostre vite, sono loro gli angeli su questa terra che combattono anche senza spada e senza ali, perchè quel serpente non si aggrovigli ancora di più con le sue spire potenti.
Questa opera di Roberto Ferri debba essere per noi l’icona delle persone, ripeto tutte quante, che davvero stanno lottando e che hanno in mano la forza di questa donna alata, la forza di far morire e cessare il divincolarsi di una biscia che non ha timore e coscienza nel fare male. Il male viene sempre sconfitto. SEMPRE……E INSIEME CE LA FAREMO! LIBERACI DAL MALE.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: Roberto Ferri – Liberaci dal male