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Coronavirus. Alessandria: Un bollettino di guerra, 141 decessi, 1.223 contagiati il rapporto più alto considerando agli abitanti, ma a livello Piemonte anche 54 guariti

La provincia di Torino 2.282.000 abitanti registra 213 decessi e 3.772 contagiati, mentre la Provincia di Alessandria 428.800 abitanti (1 quinto di Torino) registra 141 decessi e 1.223 contagiati.

Regione Piemonte aggiornamento del 29 marzo alle ore 19.00.

Sono 45 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 14 in provincia di Torino, 6 nel VCO, 4 nell’Alessandrino, 2 nel Cuneese, 6 nel Biellese, 6 nel Novarese, 7 nell’Astigiano.

Il totale è ora di 662 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 141 ad Alessandria, 30 ad Asti, 64 a Biella, 41 a Cuneo, 93 a Novara, 213 a Torino, 28 a Vercelli, 41 nel Verbano-Cusio-Ossola, 11 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Sono 7920 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte: 1.223 in provincia di Alessandria, 324 in provincia di Asti, 428 in provincia di Biella, 571 in provincia di Cuneo, 676 in provincia di Novara, 3.772 in provincia di Torino, 425 in provincia di Vercelli, 314 nel Verbano-Cusio-Ossola, 77 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 110 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 442. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 22.829, di cui 13.690 risultati negativi.

Cinquantaquattro pazienti guariti. Questo pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è salito a 54, cosi suddivisi su base provinciale: 4 Alessandria, 5 Asti, 7 Cuneo, 5 Novara, 24 Torino, 5 Vercelli, 2 VCO, 2 provenienti da altre regioni. Altri 156 sono “in via di guarigione”, cioè risultati negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e attendono ora l’esito del secondo.