Immagine Web
S’oscura la notte e s’incupisce.
Incessanti le stelle cadono
in profondi laghi scuri, in voragini
e in profondi boschi cupi
lacrimando un pianto incessante
a fronte di anime disorientate
e di corpi irrigiditi.
Sembra un sogno
ma è realtà
come reali sono i corpi di pietra
adagiati su mezzi
che per le strade deserte
vanno percorrendo nella notte
l’ultimo viaggio
abbandonando la città
che costernata si accomiata
mentre il vento emette il cordoglio
di un inverno infinito.
@Grazia Denaro@
Dolorosi momenti d’un’epoca martoriata da un’incredibile emergenza sanitaria. Versi intensi, apprezzati
Momenti di cui, ancora,non ci rendiamo conto di come sia potuto succedere tutto questo visto la conta dei morti che giornalmente piangiamo. Grazie mille del commento. Ti auguro buona giornata, Silvia.
Un inverno infinito quello dello strazio della morte…versi di grande realismo, molto belli! Complimenti.
Grazie infinite Rosanna, Siamo tutti costernati e spaventati di tutto ciò che sta succedendo. Speriamo che tutto ciò possa finire presto. Buona giornata!