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o mare imbrigli
la mia mente pensierosa
che apre le porte
allo scorrere dei pensieri
in ostentata discrezione
ma appoggiata ad un bianco
e gelido letto d’inverno
che copre un cuore chiuso
scevro d’impronta gioiosa,
colmo di un’onta
di un verde salmastro
che col suo tragico riflesso
ha rabbuiato quel richiamo
di cielo azzurro o del ramo fiorito
stoppando l’emozione viscerale
trascinata da insensatezza e confusione
ché gravata da ombre e d’azzurri cupi
trasmigranti sul mio io dolente
su se stesso abbattuto.
@Grazia Denaro@
Pensieri, e profonde osservazioni intinte in versi raffinati, di magnifica lettura
Grazie dell’attenzione e del commento Silvia. Ti auguro serena giornata!
Note malinconiche e nostalgiche in special modo nella chiusa in questa lirica dove vedo e sento il rumoreggiare del mare e l’occhio spazia nel verde delle acque. La mente vola sulle ali pacifiche di gabbiani che planano, trascinando con garbo i pensieri dell’autrice.
Un grazie di cuore dell’apprezzamento anche a te Vivi. Un caro saluto!