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LA MIA ANCORA, di Gregorio Asero

LA MIA ANCORA

E quelle notti

spese nel ricordo del tempo finito

aspettando sotto una cupola di fiori appassiti

E quelle ore

rosse di sangue e piene di amarezza

nel rincorrere il tempo perduto

I pensieri mi trasportano su mondi dai muri scoscesi

non importa

non importa quanto tempo ti ho atteso

Non voglio che il tempo mi trascini lontano

fuori dalla mia terra

Io batto la carne al vento

Oh tristezza di ali spezzate

contro il fato si ebbero a sbattere

In quale porto infine getterò la mia ancora?

da “POESIE SPARSE.”

di Gregorio Asero

foto pexels