Ci viene incontro
una primavera beffarda
di un vuoto torrenziale
colmato solo dall’angoscia
di una voce monocorde
declinata
alla solitudine dei suoni
in questo tempo delle ombre
in cui il gomitolo dei giorni
e la clessidra ristagnano
in un cerchio buio
di meste voci
a cui guardano
occhi di sale e di paura
verso volti scavati
in queste ore arruffate
a scandire tenacia
e perseveranza
non volendo chiudere
l’uscio alla speranza
scevra, quest’anno,
delle bellezze
che la natura elargisce
come fiore di rinascita.
@Grazia Denaro@
Una primavera inaspettata, ove ansia, e dolore, scandiscono i nostri momenti di vita, che ci allontanano dalle abitudini di sempre….
Versi apprezzati
E’ proprio così, tutto ciò che è successo ci sta sovrastando. Grazie dell’attenzione Silvia. Buona serata!
Una stagione che ricorderemo per tutta la vita. Una primavera rinchiusi tra quattro mura senza la possibilità di ammirare le particolarità che questa stagione offre come i colori e i profumi delle piante e dei fiori e senza la possibilità di avvertire il sentore del mare o la brezza che s’insinua tra i capelli e ti carezza. Ci mancano le piccole cose che sembravano scontate e che ora ci vengono impedite dalla quarantena e la nostalgia ha modo d’ingigantire durante le lunghe ore d’innovatività forzata. Così nascono queste belle poesie d’introspezione colme di tristezza. Ma la chiusa lascia balenare lo spiraglio che illumina il tutto e dona speranza di rinascita anche per un ego malinconico.
Purtroppo, mai ce lo saremmo immaginati, di dover essere sotto attacco mortale di un virus così nefando. Cerchiamo di reagire, resistendo isolati, nella speranza di non doverlo incontrare. Grazie della visita Vivì e del gradito commento. Ti auguro una serena serata!