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Dott. Garavelli: Covid19 come influenza, molto contagioso, mediocre mortalità, non contare troppo sul vaccino, potenziare medicina preventiva territorio

di Pier Carlo Lava e Alessandria today 

Intervista al Dott. Pietro Luigi Garavelli Primario malattie infettive Ospedale Universitario Maggiore di Novara

Dottore buongiorno e bentornato su Alessandria today

Su tema del Coronavirus ne abbiamo già parlato diverse volte ma considerando che l’epidemia è ancora in corso e che tra qualche giorno inizierà la Fase2 con un allentamento delle restrizioni vogliamo approfondire ulteriormente la situazione:

Le domande:

Dott Garavelli secondo lei quanti infetti ci sono in Italia e a che punto siamo?

Condivide le misure applicate sinora dal Governo?

I decessi hanno riguardato in gran parte le persone anziane e con diverse patologie, ma il Covid 19 riguarda anche i giovani, con possibili gravi conseguenze?

I cardiologi affermano che le conseguenze del Covid non riguardano solo l’aspetto polmonare ma forse anche in modo maggiore quello cardiologico e d’accordo?

Dobbiamo aspettarci una nuova ondata di Covid nella prossima stagione invernale?

Lei sostiene che non bisogna riporre troppa fiducia nel vaccino ma occorrono trattamenti preventivi a domicilio?

A suo avviso oggi la medicina territoriale preventiva sul territorio è attrezzata ed efficiente oppure occorre migliorarla e come?

Perché il Centro sud è riuscito a contenere molto meglio la diffusione dell’epidemia?

Concludendo possiamo sintetizzare il suo pensiero come segue: Il Coronavirus è poco più di un influenza, ma molto contagioso, ha infettato diverse decine di milioni di persone anziché i 5 milioni di persone nelle normali influenze stagionali, ma con mediocre mortalità l’1%, non bisogna riporre troppa fiducia sul vaccino ma potenziare la terapia domiciliare anti Covid sul territorio?