Il vento che viene dai monti
porta odori di erbe nuove,
barlumi di sole e pioggia
nel depurare l’aria fuggiasca
che si respira in questo tempo
d’inquietudini e d’incertezze
pregno di notizie
non rassicuranti del domani.
Timore sulla nuova ripresa
del vivere fuori casa.
Dopo il tempo della stasi
è un risveglio
approcciante a libertà limitata
come quando un bimbo
si appresta ai primi passi
pauroso di cadere.
Il domani pullula
di speranze sospese
nello spazio-tempo a venire
come le cose che hanno il compito
di essere attese.
@Grazia Denaro@
Una lirica di grande attualità, nel suo enunciare, dubbi e timori, sulla situazione sanitaria del paese.
Versi apprezzati
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Grazie per l’attenzione e l’apprezzamento, carissima Silvia. Buona giornata!
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