In quella vulnerabilità
dalla sottigliezza estrema
che per la prima volta
percepisco in te
azzero lo spazio ruvido
che ti avevo riservato.
Voglio donarti
una folata bollente di dolcezza…
perché solo tu
nello squilibrio di cieli
sai precipitarmi
in occhi persi
quel tempo d’osceno sublime
adulatore di pastose cronache
vissute oltre il verso della siepe.
@Silvia De Angelis