CANTO BEDUINO

Una donna s’alza e canta
La segue il vento e l’incanta
E sulla terra stende
E il sogno vero la prende.

Questa terra è druda
Questa donna è nuda
Questo vento è forte
Questo sogno è morte.

GIUSEPPE UNGARETTI, 1932

Ho invertito il predicato nominale dei vv. 5 e 6, per sottolineare lo splendido erotismo implicito della lirica. Due quartine disposte a distici, in virtù della rima baciata. La prima è costituita da ottonari piani, la seconda da settenari piani. La lirica ricorda il deserto egiziano; infatti il poeta nacque ad Alessandria di Egitto, trasferendosi a Parigi, per frequentare la Sorbonne, dopo i 20 anni. La seconda strofa si fonda sull’iterazione anaforica del deittico questo/questa. Altre ripetizioni, collocate nei punti determinanti: donna (la parola-chiave), terra, vento, sogno. ‘Druda’ è un dantismo, significa fedele e leale nell’amare.