Cari lettori di Alessandria Today, è con noi oggi nello spazio dedicato agli autori emergenti, uno scrittore di racconti brevi che ho avuto il piacere di conoscere ad un concorso letterario fra i tanti a cui ho/abbiamo partecipato. Vi presento: Francesco Brusò!

Francesco benvenuto! Come sai, la mia prima domanda per introdurti al nostro pubblico è sempre quella: chi sei? Presentati ai nostri lettori. Sono nato a Mestre e ho più di cinquant’anni. Faccio l’amministratore di condomini da vent’anni, come scelta di vita, dopo aver lasciato il mio lavoro “fisso” di impiegato di banca. Sono sposato da trent’anni e ho tre figli.

Quando e perchè ti sei avvicinato alla scrittura? Ho iniziato a scrivere tre anni fa come “condominio terapia” nelle notti insonni raccogliendo pensieri, situazioni e scaricando nella scrittura le tensioni e i problemi riscontrati nel mio lavoro.

Che genere letterario preferisci? Mi piace leggere qualsiasi libro a portata di mano ma sono legato e preferisco sicuramente il genere giallo.

Quali sono i tuoi autori preferiti? Tra gli autori che ho letto il mio preferito è sicuramente John Grisham. Ha una capacità di trattenere il lettore sino alla fine del libro con ritmo serrato. Difficilmente riesco a staccarmi dai suoi libri fino a che non li ho finiti di leggere. Per quanto riguarda gli autori italiani mi piacciono molto i gialli di Malvaldi. La sua ironia, tipica toscana, pervade i personaggi e tutte le sue storie rendendo molto divertente aprire e leggere un suo libro.

Quale libro avresti voluto scrivere tu? Da quando ho iniziato a scrivere mi sono reso conto che quando si completa un libro esso diventa qualcosa di unico e irripetibile e allo stesso tempo universale. Non è più una “mia” creatura ma è di tutti. Quando leggo un libro alla fine quasi sempre invidio l’autore che è riuscito a scrivere qualcosa di me stesso senza conoscermi. Per questo avrei voluto scrivere il prossimo libro che leggerò.

Arriva il Genio della lampada e puoi esaudire tre desideri. Quali sono? Ho sempre pensato che la vita vada vissuta intensamente, senza rimpianti ma con la capacità davanti ad un bivio di scegliere e di portare avanti la propria scelta. Il primo desiderio è di poter sognare sempre, perché chi vive senza sognare è un contadino che ara il suo campo ma non lo semina. Desidero poi, visto anche quanto successo nell’ultimo periodo, una maggiore serenità negli animi di tutti accompagnata dalla salute, elemento fondamentale nella vita.

Quando scrivi c’è qualcosa che vuoi comunicare? E se sì cosa? Nei miei racconti spesso riporto fatti realmente accaduti perché la realtà supera di gran lunga la fantasia. Quando inizio a scrivere difficilmente ho chiaro cosa voglio comunicare al lettore. E’ per questo che preferisco attendere i commenti di chi legge ed ogni volta mi stupisco come si crea una simbiosi tra i personaggi ed il lettore che porta a volte anche alla commozione vera e questa è una sensazione impagabile per me.

Pensi che la scrittura sia qualcosa che si possa imparare da zero? Come tutte le cose di un uomo, credo che scrivere non si possa imparare da zero, ma si debba vivere. A distanza di tanti anni ho rivalutato la mia maestra delle Elementari che anziché imbrigliare noi studenti nell’imparare a scrivere correttamente, lasciava che ci esprimessimo con tutta la fantasia possibile. Probabilmente nasce da lì il desiderio di scrivere che oggi ho realizzato.

Se potessi vivere per un giorno in un libro, quale sarebbe e tu chi saresti? Una parte di me è legata ai viaggi. Da piccolo amavo Sandokan e i pirati della Malesia. Un giorno essere in una terra lontana tra tigri e la perla di Labuan lo ritengo proprio un luogo fantastico: sicuramente nel ruolo del protagonista.

Grazie Francesco, ultima domanda per te: hai progetti imminenti per il tuo futuro di scrittore? In questo periodo di pandemia debbo essere sincero non ho scritto molto. La mancanza del contatto fisico con le persone ha tolto la necessità e la voglia di
scrivere. Comunque nel mese di gennaio scorso ho finito di scrivere un nuovo giallo
ambientato nei condomini ed una nuova raccolta di racconti che spero presto di
poter pubblicare. Ho già iniziato ad ideare il terzo giallo che, visti i miei tempi, non
finirò di scrivere prima di un anno.

Di nuovo grazie ancora per tempo che ci hai dedicato. Da parte mia ti auguro davvero di realizzare i tuoi sogni e i tuoi progetti letterari e spero di poterti incontrare presto a qualche premiazione, come i tempi pre-pandemia. Un abbraccio!

Anna Pasquini – Alessandria Today