Intervista alla poetessa e scrittrice Stefania Chiappalupi, a cura di Pier Carlo Lava

Alessandria today è lieta di presentare ai lettori un intervista in esclusiva alla poetessa e scrittrice alessandrina Stefania Chiappalupi.

Ci vuoi raccontare chi sei e cosa fai nella vita e qualcosa della città dove vivi?

Mi chiamo Stefania Chiappalupi e sono nata a Roma, dove mi sono diplomata in lingue straniere. Successivamente ho svolto diversi lavori, sia nel campo del turismo che in quello della moda. Per amore mi sono trasferita a Basaluzzo, in provincia di Alessandria, dove mi sono qualificata in contabilità generale e buste paga, lavorando in seguito nel settore commerciale. Attualmente faccio la mamma a tempo pieno, dedicandomi alla scrittura. Il paesino dove vivo è un luogo molto tranquillo, una realtà completamente diversa da quella dove sono nata e dove ho mosso i primi passi nel mondo del lavoro, ma la sua  quiete insieme alla natura rigogliosa che lo circonda è una continua fonte d’ispirazione per i miei scritti.  Soprattutto in questa stagione amo  fare delle lunghe passeggiate lungo le  vie tranquille di Basaluzzo incantandomi di fronte alle meraviglie della natura che ai miei occhi appaiono come poesia. 

Quando hai iniziato a scrivere e cosa ti ha spinto a farlo?

Avevo dodici anni quando scrissi la mia prima poesia, “Uomo” dedicata al cantautore romano Renato Zero. Allora vivevo a Roma ed ero stata a un suo concerto.  Era il 1982 e vedere sul palco quell’essere così diverso dagli altri, così lontano dagli schemi tradizionali del periodo, suscitò in me un fiume di emozioni che mi spinsero a scrivere i miei primi versi. Da allora non ho mai più smesso. Nel 1989 una mia poesia venne selezionata dal giornale Confidenze e pubblicata nella loro rubrica “E’nato un poeta”.

Ci vuoi parlare dei romanzi che hai scritto?

Ho esordito nel 2014 con il romanzo “Un’occasione unica” edito dalla Mreditori,  attualmene è in fase di revisione per una  nuova pubblicazione con un altro editore. Il libro, ambientato a Roma, racconta la storia d’amore tra Lavinia, una giovane donna europea e un medico di fede islamica. Il romanzo vuole toccare due questioni alquanto spinose: la sclerosi multipla, in quanto Sami è un neurologo di fama internazionale impegnato nella lotta contro la sclerosi multipla e le differenze che nascono tra due persone di religione ed identità diverse. 

Nel 2016 esce il mio secondo romanzo “L’usignolo e occhi di cielo” sempre edito dalla Mreditori. Il romanzo è tratto da avvenimenti realmente accaduti durante la seconda guerra mondiale. Fatti che mi sono stati raccontati dalla mia nonna materna e che ho voluto portare alla luce sperando di regalare al lettore pagine di storia inedite. L’opera racconta la vita di Caterina, primogenita di un’umile famiglia romana. La giovane ha come unico desiderio quello di prendere i voti, ma a causa della sua povertà verrà rifiutata dall’istituto di suore dove aveva inoltrato domanda di noviziato. Caterina accetta la volontà dell’istituto come volere di Dio e continuerà a cantare nel coro dello stesso. Poco dopo incontrerà Alessandro, un giovane borghese, di cui si innamorerà perdutamente. i due convoleranno a nozze e dalla loro unione nasceranno due bellissime gemelline. Purtroppo dalla loro nascita erano passati solo cinque giorni da quando Mussolini aveva annunciato l’entrata dell’Italia in guerra. Questo libro ripercorre, attraverso la storia della giovane Caterina, il dramma di una generazione posta di fronte all’incomprensibile follia della guerra.

Come definisci la tua poesia?

La mia poesia è semplice, quasi sempre scritta di getto o meglio dire di pancia. Io scrivo poesie  ma è il mio cuore che detta le parole. Per me  la poesia è la voce del cuore.

Hai partecipato ad alcuni importanti concorsi letterari ottenendo ottimi consensi ed ambiti riconoscimenti ce ne vuoi parlare?

Con “L’usignolo e occhi di cielo” ho parteciapato a diversi concorsi letterari ottenendo dei buoni risultati. Nel 2018 ho vinto “Il Premio del museo” nella sezione editoria. Nel 2019 sono arrivata tra i finalisti del concorso “Casa Sanremo Writers” e sempre nel 2019 ho ottenuto il secondo posto a ex aequo al prestigioso “Premio giornalistico letterario Piersanti Mattarella”. Sono molto soddisfatta di questi traguardi e spero in futuro di riuscire ad ottenere altri meriti.

Chi è per te un poeta e uno scrittore ?

A mio modesto parere oltre ad essere un grande sognatore lo definirei un cultore di parole.

Quali sono i tuo autori preferiti e chi ti ha ispirato?

Sono molti gli autori che amo e ammiro sia nazionali che internazionali, ma in particolar modo sono due le autrici a cui mi sono sempre ispirata, l’america Danielle Steel che leggo fin da bambina e la nostra celeberrima Sveva Casati Modigliani.

Quante ore dedichi al giorno alla scrittura e solitamente a che ora preferisci scrivere?

Non ho un orario definito per scrivere. Scrivo esclusivamente quando sono sola a casa, magari  mentre mio figlio è a scuola e mi ci dedico per tutto il tempo che ho a disposizione. Solo attraverso il totale silenzio riesco a trovare la giusta ispirazione.

Secondo te cosa pensa la gente dei poeti e degli scrittori?

Sinceramente è una domanda che mi pongo spesso anch’io. A volte penso che ci considerano dei semplici cantastorie che amano giocare con le parole, non pensando che oltre a una grande immaginazione bisogna essere dodati di un grande coraggio per far conoscere al mondo le proprio emozioni. 

Cosa consigli a chi vuole iniziare a scrivere?

E’ un mondo molto ostile quello della scrittura. In Italia sembrerebbe che ci siano più scrittori che lettori. Tuttavia se il filo conduttore che lega idealmente la poesia alle emozioni è forte bisogna non scoraggiarsi e perseverare. Sempre e comunque. 

Stai già scrivendo il tuo prossimo romanzo e nel caso che ne puoi parlare?

Sono impegnata nella stesura di un nuovo romanzo. Un libro d’amore e d’avventura al tempo stesso. Il libro racconta la storia di una giovane donna avvocato, che a seguito di un evento drammatico che sconvolgerà la sua vita, deciderà  di lasciare tutto per partire come volontaria in Uganda. 

Progetti e sogni nel cassetto?

In questo momento mi sto impegnando per realizzare un tour di presentazioni in Calabria ad agosto. Un progetto che avevo ideato prima della pandemia e con grande fatica e alttrettanti ostacoli sto cercando di portare a termine.

Di sogni ne ho tantissimi. Forse troppi, il mio cassetto quasi non si chiude più ma ho sempre pensato che se smettessi di sognare smetterei di vivere.

Prima di salutarti vorrei ringraziarti per avermi ospitata sui tuoi network.