Nelle strade solitarie
Neanche un cane a passeggiare,
Questa luna è molto grande,
Fa una luce d’ammirare.
Conto stelle alla finestra
E il mio tempo si dilata,
Nel silenzio ancora penso
A una vita fortunata
M’addormento coi miei sogni
Ed è subito domani,
Vedo e sento un’alba nuova
Scorre acqua sulle mani.
Gioia semplice rimane
Un silenzio inaspettato
E una luce alle persiane.
Lirica di 15 versi piani di varia misura. Il contenuto fa pensare a un’affettività riservata, che trasborda e supera il pudore dei sentimenti. Paesaggio esterno e interno si accavallano: il dentro e il fuori simboleggiano l’interiorità dell’autrice, combattuta tra la paura di esporsi e l’urgenza di farlo. Ogni verso contiene una frase, ora concreta ora astratta. Silenzio (parola chiave): iterato con l’anafora verticale a distanza, richiamato da: strade solitarie luna stelle alba. La finestra è il luogo del passaggio tra dentro e fuori. Vedo e sento è uno zeugma sinestetico (vista/udito). M’addormento coi miei sogni, una tautologia. L’acqua è il simbolo della purificazione. Persiane richiama la finestra del v. 5.