Paris at night, di Jacques Prévert, traduzione e recensione di Elvio Bombonato

Tre fiammiferi accesi nella notte uno dopo l’altro

Il primo per vedere il tuo viso intero,

il secondo per vedere gli occhi tuoi,

il terzo per vedere la tua bocca;

l’oscurità completa per ricordare queste immagini,

e per stringerti fra le mie braccia.

Jacques Prévert,  trad. mia

Trois allumettes une à une allumées dans la nuit
La première pour voir ton visage tout entier
La seconde pour voir tes yeux
La dernière pour voir ta bouche
Et l’obscuritè tout entière pour me rappeler tout cela
En te serrant dans mes bras.

La lirica è un climax ascendente, martellato dall’iterazione anaforica del verbo ‘per vedere’, chiuso dall’oscurità, che spegne le flebili luci dei fiammiferi.  Il poeta prima guarda della donna amata il viso, gli occhi, la bocca; quindi cerca il contatto, abbracciandola.

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