Un riflesso di luce

sul suolo di nero catrame

risalta nel vuoto di

metropoli solitaria,

sono luci sprecate

per sere di niente,

le anime hanno abbandonato

le forze di un sogno

d’estate sul greto del fiume,

è un riflesso di nero

pacato dal sottile velo

di bagnato dal cielo

o dal versato di un pianto

comune di uomini persi

da sconosciuto invasore invadente,

piccolissimo e invisibile

nel fiato sospeso

che cade come pulviscolo

di un temporale passato.

E’ un attimo soltanto

il bagliore del cielo,

il vuoto interiore

il silenzio nel cuore,

e l’attimo è ieri

e domani si spera,

oggi riflette l’umido posato.

Roberto Busembai (errebi)

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