C’era qualcosa che
non avrei mai saputo
ne’ potuto dire.
Eri tu

ho messo un piede nel futuro
l’altro l’ho lasciato
nel passato

il mio corpo oscilla
come una danza rossa
o un ultimo congedo:
vibra l’ “ora” che ci imbozzola 
nella sua incessante preghiera
gioco a rimpiattino
con i luoghi del tempo

in certi tu sei diverso
o sono i luoghi a farti un altro.
Dove è rimasto il miele?

Mi manca forse la sincerità
di quel tuo sguardo quasi spaventato
la bufera con cui mi hai coperto:
ci sto dentro
e non so più cosa
ha in serbo per me

nella mia vita zampilla
la tua ferita
ogni giorno
ogni volta

la scompongo tra le dita

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