Momenti di poesia. ESTATE, di Ketty La Rosa
ESTATE
Pelle che tocca la sabbia ambrata
Tra le dita scivolata
Pigiata come l’uva, monti castelli e ponti di manifattura.
Rivoli d’acqua su solchi tracciati
cosparsi di sassi e conchiglie perlate,
in una bottiglia un messaggio di speranza
da far navigare fino in lontananza.
Guizzi di allegria e spuma bianca fanno da ninna nanna
sotto il sole cocente e l’ombrellone
riposano le parole
Sospira solo il vento con il mare e le cicale.
” Oh Nettuno cullami nel tuo talamo !”
Io tua sirena elevo un soave canto, in una sera di lampare tremanti
a luna e stelle ,
mie comari spettatrici silenti.
Orchestra di cicale che scandisce il tempo immoto
E lucciole bambine sorridenti
sbirciano amori latenti.
A ferragosto crepita l’allegria
e la ragione va in anestesia :
lingue di fuoco lambiscono il cielo e aprono il sipario a luna e stelle.
Spruzzi d”acqua e sussurri danzanti d’amore aleggiano fra le ore
di un tempo che brucia le tappe e l’ardore
L’ aurora fa capolino , i primi bagliori del mattino
baciando cielo e mare e occhi appagati da amori consumati.
Dalla notte al di, l’afflato,
cala il sipario,
l’estate fa il suo inchino di commiato.
Ketty La Rosa copyright
dal libro “ La Grande Onda “
Foto dal web