NOTTE DI SAN LORENZO, di Mirella Ester Pennone Masi
NOTTE DI SAN LORENZO
Lunga sera esistenziale
mare di onde e di narcisi
che già opprimi i desideri,
sei l’ombra pensosa, lieve
come fronda di betulla.
Sei riverbero e fruscio
lasciati al mio tormento,
greve in nebule di sonno:
dentro il “silenzio” cerco
il molo dove attraccare.
Tra un rimescolio d’ombre
nessun bisbiglio s’insinua,
solo un vento di bonaccia
ove tutto si muove adagio
verso ciò che ognuno cerca.
Verrà la brezza costante,
amichevole, e un po’ fugace
che porta verso l’approdo
e consenta di veleggiare?
Oppressa, aspetto immobile.
Sul mare dell’inquietudine
scorgo quel mio cielo illusorio
e levo lo sguardo invano:
ciascuno ha il diritto di sognare
sotto le stelle scintillanti.
Notte delle immensità
per questo mondo rutilante,
nel tumulto dei sentimenti;
che ci condanna alla possibilità
felice, di amare ancora.
Mirella Ester Pennone Masi – Agosto 2020
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