DUALITÀ D’AMORE, di Marcello Comitini
DUALITÀ D’AMORE
Nelle prime luci dell’alba la stanza
intrecciata tra i rami e le foglie
ha le pareti del corallo raggiante nel cielo.
Non un battito d’ali né il frusciare del vento
ma occhi di donne poggiate
come colombe in silenzio sui rami.
Pietra o radice nell’erba
a voi guardo smarrito.
A lei che distesa all’ombra dei sogni
nel precario equilibrio di una vita d’incanto
illanguidisce lo sguardo in dolci memorie.
A te che la guardi e un pensiero d’amore smarrisce
nella luce lontana i tuoi occhi.
A chi appartengo, io che entrambe vi guardo
a lei che perduta nei sogni non vede
al di là di se stessa
o a te che la guardi con occhi d’amore
e chiedi pietà del tuo struggente silenzio?
Non un battito d’ali né il frusciare del vento.