EPPUR TI AMAI, di Emilia Otello
EPPUR TI AMAI
Eppur ti amai
come fossi madre.
Ti ergevi come una sposa
e tracciavi i sentieri miei
come fossero sentieri di neve,
ma celavi l’inganno.
Oh donna, che vestivi di luce
dimmi, tu chi sei?
E strappavi i virgulti dal nostro seno
per farli tuoi.
Giorno dopo giormo
germogliava in me
il seme del dubbio e dell’incertezza
che pian piano prendeva forma e colore.
Chi sei tu donna?
Mostrami il tuo volto
e i dorati anelli delle tue catene
giorno dopo giorno si scioglieranno.
Ora navigo nei navigli dell’inquietudine
senza bastone, senza sostegno,
un labirinto senza via d’uscita.
E tu Padre, dove sei?
Dov’è la gioia, dov’è la felicità?
Srotola i tuoi rotoli,
dona al tuo corpo grazia
e rendi al mondo giustizia
in nome della tua donna.
Vieni, vieni a noi, Padre…
regala ad ogni cuore
un soffio di luce e d’amore
e allontana da me
questa mia inquietudine.
Emilia Otello
09/08/2020
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