Univa, di Maria Cristina Sabella

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Da una sponda all’altra

univa

il levante con il ponente

l’ imponente ponte,

nel trambusto dei motori

e la luce fioca del mattino,

sotto le acque stanche

e case a basso costo,

lavoro di ogni giorno

impregnato di profumo

di salsedine del mare,

tra ulivi da cornice

e tiranti poco saldi,

si sono addormentati

i sogni dei viandanti,

piccoli e grandi 

nel vuoto …

come colombe 

sono volate in alto,

con la pace nel cuore

e la rabbia nella mente,

di chi resta tra macerie 

a pianger di disperazione,

non era l’ora della siesta

ma il mezzodì del nuovo giorno,

che a passo lento

ha spento ogni inganno.

(@Sabella Maria Cristina 18 Agosto 2018)

ded. Alle vittime del ponte Morandi a Genova

diritti riservati (14 Agosto 2018)