Eterna spina


Le giornate
sono lunghe
e il riflesso del sole
sta appeso al muro
come un Cristo
inchiodato alla Croce.
Troppa luce,
fa male al cuore,
quando il mare
è lontano,
come un mistico presagio.
Non so più pregare,
né chiedere aiuto.
Dalla strada,
giunge il rumore
della vita
che in me si spegne
di dolore
e di torbida malinconia.
Cerco un cielo
a cui aggrapparmi,
una speranza
che sia soltanto mia.
Un nido di briciole
e stelle per far riposare il rimpianto e la nostalgia.
Bastassero
due gocce di veleno
per essere di Te, Oh Mio Romeo, eterna spina!


Mausolei


C’è sgomento
in questo cuore
stanco.
Ossa frantumate
di solitudine e ombre,
oscure, che velano
lo sguardo.
La paura di un vivere
disumano, penetra
nei gangli del cervello.
Non hai più spazio
dove accendere candele e supplicare
una preghiera.
Restiamo in piedi
come corpi morti,
lasciandoci tentare
da una tarantella
napoletana.
Gustiamo il terrore,
distanziati dal bene comune.
Ognuno a brandire una spada.
Ma non ci sono vincitori
nei mausolei,
degli uomini
traditi, dal proprio egoismo!


La danza del Creato


Quante lucciole
in cielo
stasera.
Fiammiferi
accesi
che palpitano
di segreti
e velate armonie.
Con un bicchiere
ne ho fatta
prigioniera una.
È come se avessi
raccolto Dio.
Per un attimo,
la osservo estasiata
e poi la libero
e la guardo volare.
Bellezza puntiforme,
alleata della luna,
che ruba alle stelle
la danza del Creato!

Maria Rosa Oneto

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