Racconti: Correvo per i 100 metri, di Francesca Patitucci
Correvo per i 100 metri,
invece ne riuscivo a sostenere solo 30.
Poi arrivasti tu, come un tornado e con grazia e caparbietà mi insegnasti che la passione la vince su tutto.
Che pian piano avrei raggiunto i 40 metri e poi i 50…e poi sempre avanti, giorno per giorno.
Credesti subito nella mia forza, prigioniera di un mondo senza affanni né certezze.
Abbiamo fatto tanti passi in più in avanti e anche qualcuno indietro, quello che ci ha dato la spinta per ricominciare.
E ogni giorno scopro energie vitali sconosciute al mio io più nascosto,
Straordinarie, senza le quali non sarei qui a misurare il tempo dei miei inganni e del mio presente.
Ora non posso più fermare il velocista che scalpita dentro queste membra, apparentemente stanche ma che evolveranno sempre , in onore della vita, dell’amore.
Francesca Patitucci