Trine di smeraldi
sull’onda sfiorata da schiume coinvolgenti.
Mormorano sulla gestualità
d’occhi sognanti sete leggiadre
che scostino la vernice del sole
da granelli e minuscoli fossili.
La visualità d’uno stralcio d’orizzonte
racchiude innesti e pastosità vissute
fermate dal bacio umido d’una folata di vento
nettare errante d’una vertigine
scivolata su sponde parlanti
riempite d’effimere lusinghe.
@Silvia De Angelis 2020