E’ facile giudicare i comportamenti degli altri quando si ha la pancia piena, di Paola Varotto

E’ facile giudicare i comportamenti degli altri quando si ha la pancia piena. Noi abusiamo spesso del significato delle parole, confondiamo la fame con l’appetito, la paura del futuro con il terrore del presente.

Giudichiamo le religioni, le abitudini, i costumi degli altri popoli.

Ci assurgiamo  a giudici come se la nostra civiltà fosse la sola, l’unica, infallibile.

I nostri comportamenti sono sempre i migliori, certo, dietro ad uno schermo di un PC in una casa fresca in estate e calda in inverno con il frigo pieno, l’elettricità, l’acqua corrente, è veramente facile.

Ogni tanto dovremmo provare che sapore ha la fame, la miseria, la disperazione.

Ogni tanto dovremmo provare ad immaginare cosa può provare una madre a dover mettere il proprio figlio su un gommone perchè, nel suo paese, non ha nessuna speranza per il suo futuro.

Ogni dovremmo provare a metterci nei panni di chi è costretto a lasciare la famiglia ed intraprendere un viaggio terribile attraverso deserti e il mare per poter provare a dare una speranza ai propri figli.

Dante nel canto diciassettesimo del paradiso scrisse 

‘Tu proverai siccome sa di sale lo pane altrui’