Questione di Costanza, di Alessia Gazzola, recensione di Giulia Elsa Lardelli-Sibilio
Alessia Gazzola si lancia in una nuova serie, abbandonati i polizieschi de L’Allieva, ci propone un romanzo in cui si intrecciano romanzo rosa e indagine storica.
La protagonista è Costanza, giovane madre che si sposta dalla Sicilia a Verona dove si ritrova a svolgere e un lavoro che non sente troppo nelle sue corde: la paleopatologia.
L’indagine parte da uno scheletro medievale legato alla corte di Federico II accanto a cui è stata ritrovata una treccia rossa, occorrerà ricostruire la Storia per capire a chi appartengono questi resti.
A fianco del lavoro prosegue la vita di Costanza, che viene raccontata a suon di dialoghi e aneddoti che, come sempre nella scrittura di Gazzola, rendono molto umana e reale la protagonista.