Il poeta Gio Porta su Alessandria today (biografia e tre poesie)

di Pier Carlo Lava

Alessandria today è lieta di presentare ai lettori la biografie e una poesia del poeta torinese Gio Porta.

Brevi note biografiche

Gio Porta (Giovanni Della Porta) nato a Torino il 4 Dicembre 1966, impiegato come operaio metalmeccanico, leggo e scrivo per piacere e con lo stesso piacere seguo tutto ciò che è “arte”! 

Poesie

L’attimo e l’eterno, di Gio Porta

Poco riservato è il viaggio dei venti
dissuade con aria densa e tracotante
la luce abbaglia giorni oscuri
qui dove a macchie sparse e senza filtri
matura la vita

sgorga mite nelle vene
impenetrabile, vibrante e ininterrotta
in un lampo porta gioia
gode e fa godere
aiuta a sperare, a resistere e a restare

per nulla vani quei piaceri e quei dolori
quegli amori
quelle fugaci presenze e assenze
che penetrando il mondo, ci sollevano
e l’opera si compie

accadono spontanee indelebili verità
da lontano basta un niente a suscitarle
e inclinando il fianco
in quel soffio affondano leggere
che si cerchi quel che è o non esiste

veraci apparizioni e barlumi sconosciuti
luccicano tra i secondi, i minuti e le ore
tra l’attimo e l’eterno…
…è tempo di levarsi
e incredule le anime s’involano.

Segni nell’aria, di Gio Porta

Le cose stanno andando bene

filari di alberi e poi muri

un filo senza colore

e il mormorio del sapere e non sapere.

Ho imparato a riparare le vele 

lasciando un assaggio del vento

ma stavo cadendo nell’oblio

cicatrici e brezza

spesso ripetuti.

Ogni singola scommessa è un amore

o una dispersione errata di carezze

ma poi tutto viene troncato

forse per una leggera differenza di obiettivi.

Il coro è chiuso su ogni scanalatura

e torna protagonista

il silenzio di partenza.

Parto dal presupposto che non sono mai stato solo

la solitudine è una farsa

come il silenzio

raccogliere foglie

vagabondare

sorridere

salutare

sono i modi migliori per iniziare ad amare

fino a trovare… senza cercare.

La variabile è la distanza che si tiene

e mi confondo

dovrei lasciare nuovi segni nell’aria

riconoscere le parole che ho detto

ogni volta che la memoria vaga nuda.

La corsa abbandonata

il contesto

un ampio abbraccio

e non c’è tregua sostenuta

ma un momento di quiete.

Ho acceso il fuoco

in modo che i vestiti non siano necessari

lo scuro si illumina e canta

tutti i miei organi recitano il tuo nome

percorrono la tua strada

in questo modo così innocente

si tratta di una sorta di rito

e m’innamoro

quasi… senza rendermene conto.

Gio Porta

Lo spaventapasseri innamorato, opera di Giò Cascone

Gio pensieri confusi e parole casuali

Lentamente albeggia, di Gio Porta

Placido e incurante, scivolo sotto un cielo stellato

distante, assorto e sognante

sognatore da sempre

l’umanità converge verso un punto preciso, collocato al centro… al centro di cosa, non so

ed allora cautamente mi sposto di lato

su un percorso di affondi e recessi

ma tutte le destinazioni bloccano il respiro

lo spazio non basta

non c’è modo di essere… di esserci

con parole piene di domande

e silenzi senza alcuna risposta

cerchi concentrici, espandendosi… mi invitano oltre

il contatto mi porta allo scontro

cambio di posto, mi scosto, mi sposso

ma non posso andarmene adesso

la gravità mi trattiene con forza

mi convinco d’essere vivo… di vivere

sento il vento addosso, il profumo di quel che resta di una natura artefatta

percepisco di farne parte, di far parte, di… partecipare

disorientato mi espando e mescolo

ma non mi sento, non sono

lentamente albeggia

le stelle si confondono con la luce del giorno…

…anche io.

Gio Porta

Early Morning, opera di Will Barnet

Gio pensieri confusi e parole casuali