Svicola drento l’argini arti er Tevere.
Ner tempo che fu
cullò ‘a cesta
co’ li du’ gemelli, avi de’ ‘a capitale.
L’acque der fiume ereno er furcro
de’ ‘a comunicazione ar tempo de’ ‘a Roma bella.
Oggi quer fiume si t’acchiappa ‘o sguardo
te rigala ‘n manto de serenità
attorniato dall’indimenticabbili
scorci e rocce dell’isola Tiberina
mentre fa l’occhietto
ar Ponte Cestio
e a quello de li Quattro Capi
seriose statue rimesse ‘in piedi
dopo esse state decapitate.
@Silvia De Angelis 2020
TRADUZIONE
IL TEVERE
Si muove dentro gli argini il Tevere.
Nel tempo che fu
cullò la cesta
coi due gemelli, avi della capitale.
Le acque del fiume erano il fulcro
della comunicazione al tempo della Roma bella.
Oggi quel fiume se attira il tuo sguardo
ti dona un manto di serenità
attorniato dagli indimenticabili
scorci e rocce dell’Isola Tiberina
mentre fa l’occhietto
al Ponte Cestio
e a quello dei Quattro Capi (Ponte Fabricio)
seriose statue ricostituite
dopo essere state decapitate
(da Papa Sisto V per i continui dissidi)
(