Valeria Bianchi Mian. SPUNTI DI RIFLESSIONE SUL TEMA: GENITORI 

Dedicare una settimana a ogni progetto-libro generato o seguito negli ultimi sei anni mi fa riflettere sulle tematiche che ho affrontato. Dalle poesie e filastrocche nate quando sono diventata mamma alla creazione di Tarocchi e versi per “Vit(amor)te” ne è passata di acqua sotto i ponti, ma certamente il filo rosso della faccenda è la questione VITA-AMORE-MORTE.

Ieri ho condiviso il testo numero #3, un saggio edito da Golem, a cura di Simona Martini – “Psicosociologia della genitorialità” – al quale ho partecipato con un capitolo sulla maternità contemporanea (e storie di desiderio che si spinge oltre tutti i limiti). 

I pensieri che mi si sono accesi nella danza delle sinapsi sono tantissimi, ma alla luce di alcuni eventi di cronaca – come per esempio il mortale pestaggio di un ragazzino da parte di due subumani assassini – il focus che mi circola in testa stamattina è: 

“Generare non basta!”

Occorre

FORMARSI PER EDUCARE. 

Oggi che non è necessario fare figli a tutti i costi, perché in questo tempo-spazio complesso possiamo benissimo fare senza, e non mi stancherò mai di ripeterlo, se lo facciamo, se ci dedichiamo alla riproduzione dei nostri GENI, allora è importante guardare oltre il desiderio. Verso l’enorme responsabilità che è l’essere poi madri e padri. 

Ogni giorno è un impegno a 360°.

Poi c’è il gioco, certamente. C’è l’ironia che è il sale sui piatti “così cosà” che cucino io – per fortuna so fare altro, e spero di farlo al meglio, come per esempio: 

TRASMETTERE VALORI FACENDO, NON SOLO DICENDO CHE CI SI DEVE COMPORTARE IN UN MODO O IN UN ALTRO, come per esempio ESSERE ME STESSA per lasciare che il bambino possa sentirsi altrettanto LIBERO, come per esempio… 

(Mrs. and Mr. Capelloni and Son | Ph. Maren Ollmann Fotografin)