Autore : Daniele Corbo

Pubblicato da Silvia De Angelis

Si fa sempre più largo la visione olistica che le malattie mentali siano strettamente connesse a problemi o anomalia in parti del corpo diverse dal cervello. Questo spinge sempre più via lo stigma (se casomai le motivazioni esistenti non fossero già sufficienti) che esiste verso chi ha un disagio mentale accusato di scarsa volontà nello stare bene, o addirittura una forma di ozio o convenienza. Nello specifico il sistema immunitario sembra avere un ruolo determinante nel benessere mentele. Una risposta autoimmune infiammatoria all’interno del sistema nervoso centrale simile a quella legata a malattie neurodegenerative come la sclerosi multipla (SM) è stata trovata anche nel liquido spinale di persone sane, secondo un nuovo studio condotto da Yale che confronta le cellule del sistema immunitario del fluido spinale di pazienti con SM e soggetti sani. La ricerca, pubblicata il 18 settembre sulla rivista Science Immunology, suggerisce che queste cellule immunitarie possono svolgere un ruolo diverso dalla protezione dagli invasori microbici, proteggendo la nostra salute mentale. I risultati confermano una teoria emergente secondo cui i gamma interferoni, un tipo di cellula immunitaria che aiuta a indurre e modulare una varietà di risposte del sistema immunitario, possono anche svolgere un ruolo nella prevenzione della depressione nelle persone sane. I ricercatori sono rimasti sorpresi dal fatto che il liquido spinale nei soggetti non patologici possa essere così interessante. Ricerche precedenti hanno dimostrato che il blocco degli interferoni gamma e delle cellule T che aiutano a produrre può causare sintomi simili alla depressione nei topi. La depressione è anche un effetto collaterale comune nei pazienti con SM trattati con un diverso tipo di interferone. Utilizzando una nuova potente tecnologia che consente un esame dettagliato delle singole cellule, i ricercatori mostrano che mentre le caratteristiche delle cellule T nel liquido spinale di persone sane condividono somiglianze con quelle dei pazienti con SM, mancano della capacità di replicarsi e causare il dannoso infiammatorio risposta osservata nelle malattie autoimmuni come la SM. In sostanza, il sistema immunitario nel cervello di tutte le persone è pronto a dare una risposta infiammatoria al sistema immunitario e potrebbe avere un’altra funzione rispetto alla difesa dai patogeni. Queste cellule T hanno un altro scopo ed è ipotizzabile che possano aiutare a preservare la nostra salute mentale. I ricercatori di Yale hanno in programma di esplorare come le risposte del sistema immunitario nel sistema nervoso centrale potrebbero influenzare i disturbi psichiatrici come la depressione.

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