INNAMORARSI IN UN TEMPO SBAGLIATO

settembre 18, 2020

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Non ci siamo mai amati nello stesso momento. Quando io ero pronto non lo eri tu e viceversa. Sembra che il destino si sia preso gioco di noi, o forse siamo stati noi a sfidarlo, a tirare troppo la corda che alla fine si è spezzata. È accaduto a noi che ci siamo amati in un tempo sbagliato.

La contemporaneità dell’amore è la base di partenza per una buona relazione sentimentale, il punto focale intorno al quale dovrebbero gravitare le migliori manifestazioni emotive, come due calamite che si attraggono se si trovano sulla stessa linea d’aria a poca distanza l’una dall’altra. Ma basta la minima deviazione perché questo non avvenga.

Deviazione voluta o imboccata dagli eventi, da storie che nascono su strade di periferia dove il sole non batte mai e il buio è l’unica cornice che rende sbiaditi i contorni.

Ci sono amori che sono fatti per essere sofferti, invisi, irraggiungibili. Più sono distanti, più li sentiamo vicini al nostro dolore, che quasi ci mancano quando sono presenti e ci riempiono della loro assenza quando fuggono via. Amori strani, maledetti, ma pur sempre amori.

C’è un romanzo, “Incontrarsi e dirsi addio” di Ferenc Kormendi, che avevo letto da ragazzo e mi era particolarmente piaciuto. Ambientato negli anni trenta, è la storia di uno scrittore disilluso dal mondo che giunge a Capri per una vacanza. Qui inizia una relazione con la giovane moglie del proprietario dell’albergo dove alloggia, molto più anziano di lei. Una relazione burrascosa che non appaga le inquietudini del protagonista e che muore sul nascere.

Amori che fioriscono e appassiscono in un attimo, come quello raccontato da Kormendi, non sono rari da trovare; più di frequente si perdono e scivolano via in presenza di ostacoli, reali o immaginari, che diventano insormontabili.

Diventa fondamentale il momento in cui ci s’incontra, la predisposizione a concedersi, a darsi senza condizioni, ad avere un progetto comune, un’aspirazione che si diparte dalla stessa radice.

Ecco perché il tempo dell’amore deve essere coevo, istantaneo, corrispettivo. Gli amori asincroni generano rimpianto, si rincorrono come due rette parallele senza incontrarsi mai.

E sono amori che nascono e muoiono in un tempo sbagliato.