INCUBO, di Carmelo Salvaggio

INCUBO

Andammo che cadeva il sole…

Esse stagnavano fluttuando

sulla distesa ferma.

E vennero lunghe le ombre

nascondendo le linee di confine

che solo un filo di nebbia

teneva unite al mondo.

Comparvero come fregate

le silenziose feluche dal lungo ventre piatto

e mossero dall’inconscio 

invadendo i bianchi muri dell’anima.

Tutto si mosse

al passo di mostri invasori

con lame, cavalli, soldati e vittime

e il sangue schizzava nero.

Scesa la notte

dai tetti si compose un mosaico

d’assurdo, di silenzi, di freddo sudore.

17 settembre 2020

Carmelo Salvaggio

immagine dal web