Io osservo un bianco e nero,

guardo di trovare un sapore,

un leggero cambiamento

forse un grigio indecoroso

e potrei già dire mi accontento

e non questa netta differenza,

che non lascia che amarezza

e volontà di soffocamento.

Io osservo un bianco e nero

nel mio corpo, incolore

dalle sfumature perse

e dai bisogni scoloriti,

guardo e lo confronto

con l’esterno,

e non riesco a trovare

una netta differenza,

e mi illudo ancora

di trovare un bieco grigio

che mi faccia forse sperare,

oltre un bianco e nero

dominanti.

Roberto Busembai (errebi)

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