COMUNICAZIONE SCIENTIFICA IN EPOCA COVID, dott. Massimo Sartelli

COMUNICAZIONE SCIENTIFICA IN EPOCA COVID

La necessità di una comunicazione scientifica di buona qualità è stata più forte che mai durante questa pandemia. Le informazioni scientifiche possono avere un impatto diretto sul modo in cui le persone percepiscono e reagiscono alla diffusione del virus. Cercando di capire argomenti a loro non affini le persone possono anche essere più facilmente alla mercé di ciarlatani. Durante una  pandemia come quella che stiamo vivendo la comunicazione deve essere molto attenta poiché qualsiasi informazione può guidare comportamenti, a volte anche scorretti.

Ci sono alcuni aspetti che chi comunica scienza dovrebbe avere chiari.

CONOSCENZA

La pandemia di Covid include a sé molti aspetti, quello epidemiologico e di salute pubblica che valutano l’evoluzione della pandemia a livello locale e mondiale, quello microbiologico/virologico che valuta lo studio del microorganismo che causa l’infezione, quello clinico che valuta la gestione del paziente con l’infezione, quello immunologico che valuta la reazione immunitaria che l’organismo sviluppa con l’infezione e quello farmacologico che valuta i farmaci a disposizione per contrastare l’infezione. Difficilmente una persona potrà essere esperta di tutti gli aspetti, tuttavia una visione quanto più olistica che riesca a valutare insieme tutti gli aspetti risulta probabilmente più completa. Il tanto agognato h index, facilmente rilevabile per ogni scienziato su internet, indica l’impatto scientifico dello scienziato. Esso però può essere riferito ad argomenti non affini al Covid, e non è comunque l’unico aspetto che la comunicazione scientifica deve possedere. 

ONESTÀ

L’informazione scientifica deve essere basata sulle evidenze e soprattutto deve essere disinteressata e libera da condizionamenti esterni e da condizionamenti interni che possono portare ad atteggiamenti personalistici e a volte narcisistici arrivando a distorcere l’evidenza scientifica. 

EMPATIA

L’informazione scientifica deve essere empatica. Deve essere scientifica, chiara e rassicurante. Non deve mai perdere l’oggettività che il metodo scientifico prevede, cercando di informare correttamente e nel frattempo interessando e motivando chi riceve l’informazione. 

In queste settimane ho imparato molte cose, anche dai social networks, riguardo al Covid e ho conosciuto, leggendo i loro posts, scienziati preparati, onesti ed empatici, ma contemporaneamente sono rimasto molto deluso da persone su cui mi ero decisamente sbagliato…