Mi soffermo

sul nomadismo

d’un tempo incauto

parafrasando

suoni e rimbombi

velati ormai

in un sibilo di nebbia

E in quell’ondeggiare di barlumi

soffocati

dall’inciso d’un silenzio

sento

a pelle

manifesta

una percettività tagliente

assai lontana

da un saggio giovanile

quando il chiaroscuro

d’un mare incattivito

non frugava nel rimorso

di sentenze spaurite

@Silvia De Angelis