Cerco sulla sponda del cuore
parole smarrite che non trovo.
Non basta una fetta di cielo a
saziare la fame d’azzurro che sale
e chiede di avere un timbro di voce
a dire il mare dove galleggiano
sentimenti naufraghi
senza il faro della poesia a
redimere rotte interrotte
e guidare un possibile approdo.
Così resto nell’isola del non detto
nell’offesa di un tempo inclemente
che bagna di pioggia il pigolare
del cardellino a dire la sua fame
di volo nella resa alla notte che
coglie lo stupore di un giorno non
vivo e non morto. Tutto scivola
nell’abito discutibile del silenzio
che non sa vestire le cose che
restano nudi rovi di spini senza fiore.
