Sfalda il reticolo cristallino

in milioni di frammenti

come il più fragile dei minerali

implode l’inquietudine.

Da aeriforme a solido

infranto in un corpo coriaceo

il palpito si smolecola,

s’annienta al rallentatore.

Riflette proiezioni di luce

irradiate dall’empireo

non sclerotizza, moltiplica,

espande, ammanta d’aura,

questo cardio di cristallo,

troppo frangibile per esistere

troppo evidente da celare

troppo emotivo, troppo vivo.

© 2 + 0 = 2 – 0 / lemiecosepuntonet

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