I RICORDI DELLA PRIMAVERA, Mirella Ester Pennone Masi
il Mar, 24/04/2012 – 19:29
I RICORDI DELLA PRIMAVERA
Il vento irrompe nella notte
porta la pioggia
impregna ogni fronda;
ed è uno stillicidio di corolle …
All’alba tutto è silenzio,
un pulviscolo dorato m’inonda.
M’abbandono
nella posizione del loto,
ritrovo me stessa, il mio sorriso
noi due nell’età delle illusioni,
le nostre corse sui campi,
e mentre mi adorno
le orecchie con rosse ciliegie,
e la conchiglia con l’eco del mare
che mi donasti per ricordo.
Rileggo la tua lettera
sgualcita dal tempo,
mi chiedi se mi ricordo di te.
Con tenerezza percepisco attutito
il puerile sentimento che arrise,
innocente era il palpito del cuore.
Dopo, quando si fece arido il tempo
le nostre ali furono libere d’involarsi.
Della nostra breve primavera
rimane il color pastello di quei giorni,
ma non basta
l’esilità azzurra di un lembo di cielo
per dissolvere l’umana nostalgia.
Neteditor * Scrivere e pubblicare